Come accedere alle sedute di psicoterapia durante il Coronavirus
Con le nuove disposizioni governative in tema di Coronavirus, stiamo assistendo ad ulteriori restrizioni con il prolungamento del periodo di innalzato accorgimento sui comportamenti da adottare al fine di prevenire la nostra ed altrui salute.
Una circostanza eccezionale che sta colpendo il nostro Paese e alcune regioni in particolare, Lombardia inclusa, in un modo mai vissuto sino ad ora.
L’intera regione in cui opero è stata infatti dichiarata zona rossa e le disposizioni giustamente restrittive sono state nuovamente protratte sino al 15 marzo, ma è verosimile aspettarci ulteriori proroghe.
Al seguente link potrete trovare il testo integrale del novo DPCM del 08/03/2020 con le ultime disposizioni aggiornate.
Credo, come lo stesso OPL (Ordine degli Psicologi della Lombardia) ha dichiarato, che la mia categoria professionale insieme ad altre, abbia il dovere “per spirito civico di cercare di limitare i propri spostamenti e quelli dei suoi clienti a vantaggio della tutela della collettività”.
Per quanto, rispetto alle direttive ministeriali, gli studi di psicologia e psicoterapia siano a basso rischio, dobbiamo essere realisti: due persone chiuse all’interno di una stanza, che parlano per un’ora, giunti tramite mezzi pubblici.
I contatti sono piuttosto distanziati ma in una sola giornata diverse persone vi accedono.
Il decreto stesso include peraltro restrizioni relativamente agli spostamenti ed al proseguimento delle attività professionali. Se sul piano nazionale si sta assistendo ad un incremento da parte delle aziende dello smartworking, ritengo sia bene limitare il più possibile la mia attività alla modalità on line o telefonica.
Come accedere ai servizi di psicoterapia?
Ho deciso pertanto di svolgere la maggior parte dei colloqui in modalità online attraverso i seguenti servizi di video-conferenza:
- Skype
- Video-chiamata whatsapp
Scopri maggiori informazioni sul servizio di Psicoterapia Cognitivo Comportamentale Online.
Ove possibile e necessario dedicherò un giorno la settimana ai colloqui vis a vis presso lo studio di Milano e chiedo la cortesia, correttezza e senso civico di disdire le sedute vis a vis e tramutarle in sedute online ai pazienti che:
- manifestino anche il minimo sintomo (o anche postumo) respiratorio, di raffreddamento o febbrile
- abbiano transitato in zone ad alto rischio
- ritengono di avere avuto contatti con persone infette o con personale medico sanitario impiegato nei presidi ospedalieri.
A quanti vedrò personalmente “offline” chiedo infine la collaborazione nell’attenerci reciprocamente alle misure di sicurezza previste dal decreto governativo nonché nel rispetto delle direttive diramate dall’Ordine Regionale degli Psicologi.
Nello specifico, per quanti decidono di recarsi in studio, richiedo il rispetto delle disposizioni generali previste su territorio nazionale tra le quali cito:
- lavarsi le mani non appena giunti in studio e a termine colloquio prima di uscire
- esclusione di contatti fisici diretti quali le strette di mano ed abbracci
- mantenimento di una distanza di almeno un metro
- igiene respiratoria (starnutire o tossire in un fazzoletto o nel gomito, coprendosi naso e bocca)